Nel cuore dell’Amazzonia peruviana l’esploratore e giornalista americano Peter Gorman entra in contatto con la misteriosa cultura degli Indios Matsés, documentando usi e tradizioni di un mondo lontanissimo dalla civiltà occidentale, un luogo remoto in cui uomo e natura vivono in profonda, talvolta incomprensibile, comunione. Il Matsés Pablo introduce l’autore alla purificazione del kambo o sapo – un “veleno” secreto dalla pelle della rana Phyllomedusa bicolor – che gli indigeni assumono come medicina e sostanza sacra per rafforzare corpo e spirito, e ad altre medicine ancestrali come il rapè e l’ayahuasca. Con uno stile giornalistico ravvivato da momenti di intensa poesia, le parole di Gorman accompagnano il lettore in un viaggio indimenticabile nel cuore dell’Amazzonia, alla scoperta di tradizioni ataviche e della magica scienza del kambo, fornendo accurate informazioni sul suo utilizzo, anche in combinazione con ayahuasca e rapè. Un incontro ravvicinato con la rana magica e con le più antiche medicine ancestrali della foresta che, nella loro danza congiunta, ci ricordano l’immensa generosità della natura nei confronti dell’essere umano.
«È interessante il fatto che in questo momento dell’evoluzione del pianeta si parli tanto del sapo/kambo e della sua potente medicina, apprezzata – tra le altre cose – perché intensifica e migliora la capacità di reagire a una situazione di pericolo apportando maggiore lucidità. È solo l’ennesimo esempio di come la rana riesca a infondere calma e armonizzare gli opposti, qualità di particolare valore in un’era, come la nostra, segnata da crisi ecologica».