In un momento come quello attuale, dove tramite i social network, i giornali e i mass media in generale, chiunque si sente legittimato a dar fiato alla bocca, Villone ci richiama con veemenza a riflettere sul fatto che un punto di vista non è “un piano bar” dove ci si può limitare a una chiacchiera frivola e per lo più senza conseguenze, ma costituisce la manifestazione del nostro pensiero e – soprattutto – delle nostre azioni e omissioni, di cui siamo chiamati a prenderci la piena responsabilità. La sua è una vera invettiva contro l’umanità dormiente, un fragore ancestrale volto a risvegliare l’umanità addormentata dentro di noi e a restituirle l’alto rango, il potere e il ruolo che le competono. Un pamphlet sovversivo e graffiante, una denuncia sociale, etica, politica e spirituale del modo in cui stiamo vivendo mossa dall’urgenza di scuotere l’essere umano dal suo sonnolento torpore prima che, risvegliandosi, trovi intorno a sé solo le macerie del mondo che fu. Quelle di Villone sono parole dure e verità scomode, sono la lingua che batte dove il dente duole, frutto però di un amore viscerale per l’umanità e della fondata speranza che l’uomo sveglio imboccherà la strada giusta.
«Continuate pure a dibattervi e a odiare, non vi servirà a nulla. L’unica vera via d’uscita sarà la rinuncia a questa ridicola farsa che vi fa credere di poter avere, mentre non fa altro che togliervi la possibilità di essere».