«Perché proprio questo sintomo (cioè, qual è il suo senso biologico)?» «Perché questo sintomo a me, ora, all’interno della mia famiglia, nella mia personale esperienza?» Due domande davvero cruciali che da troppi anni sono rimaste senza risposte sensate e comprovabili, e alle quali è finalmente possibile rispondere. Con il suo stile immediato e coinvolgente, l’Autore presenta le fondamenta del lavoro delle Biocostellazioni, uno strumento di aiuto alla vita che applica le costellazioni familiari e spirituali ai sintomi, orientandosi su una base biologica, scientifica, verificabile e riproducibile. Anche attraverso alcuni esempi tratti dall’esperienza concreta, viene fornita al lettore una serie di strumenti attraverso cui includere nella propria esperienza un nuovo livello: il sintomo e la malattia come relazioni sospese. Una malattia, infatti, è sempre – a un qualche livello – una relazione interrotta, un movimento profondo che ha inizio nell’anima e che si traduce, quale ultimo anello, in una fisiologia speciale nel corpo. Per venirne a capo, per guarire in un senso più ampio, occorre recuperare questa relazione sospesa, integrarla.
«La scelta di usare la parola “malattia” per descrivere dei semplici sintomi nasce dal bisogno di riscrivere e ricodificare anche la percezione collettiva, per destrutturare il potente totem “malattia”, un logo del terrore la cui sola evocazione verbale desta inquietudine. Non si tratta solo di comprensione: quando si giunge, con precisione millimetrica, alla causa esatta e reale di un sintomo, si è già in ogni caso davanti alla porta aperta sulla sua soluzione. Qui subentra il libero arbitrio, la responsabilità personale: avendo sperimentato qual è la vera natura di una malattia, solo chi è disposto ad assumersene davvero la responsabilità e ad attuare un’eventuale modifica al proprio atteggiamento o adattamento, può davvero guarire nel senso che noi attribuiamo comunemente a questa parola».