Sviluppo interiore raccoglie sette conferenze – tenute da Valentin Tomberg a Rotterdam nel 1938 – che trattano del percorso spirituale dell’antroposofia nel suo aspetto cristiano-rosacrociano. L’autore parla apertamente e onestamente di meditazione, dei diversi “stadi” della coscienza (immaginazione, ispirazione e intuizione), di guardiani della soglia e di prove occulte, concludendo con la descrizione del percorso di vita di Rudolf Steiner come via per l’iniziato cristiano. Il punto focale di queste conferenze è il lavoro spirituale nella Scuola o comunità di Michele. Al volgersi dei secoli xviii e xix, Michele compì un atto poderoso nei mondi spirituali: egli rivelò il nuovo mistero che viene alla luce sulla Terra sotto forma di antroposofia. Il suo contenuto è il rinnovamento della cognizione dei misteri della natura e del karma o destino umano. Le anime attirate da questa Scuola hanno un rapporto speciale con il pensiero: in esse il sentimento della verità è ferreo, ed è proprio questo afflato per la verità a permettergli di diventare compagni di Michele sulla soglia dei mondi spirituali.
«Bisogna trovare il proprio potere del coraggio. Questo potere non ha niente a che fare con desideri e sentimenti, bensì si basa unicamente sulla forza del proprio io. L’io è forte perché esiste. Non si può contare su nessun aiuto. L’io deve dimostrare di essere coraggioso».